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giovedì 16 gennaio 2014

Meno male che ho studiato Fisica

Un fisico, si sa, uscito dall'Università non sa fare nulla. Non viene infatti formato affinché sappia svolgere un lavoro preciso, come un ingegnere edile, ad esempio, che dovrebbe saper progettare una casa. Il neo-laureato in fisica non sa fare niente di preciso, ma è formato per essere in grado di interpretare i dati a sua disposizione alla luce di un modello logico-matematico consistente.

In un esperimento di fisica si eseguono misure. Se queste misure risultano non conformi alle attese, si deve capire l'origine di questa discrepanza. È ovvio che non esiste una "ricetta" per fare questo. Si deve essere capaci di valutare i dati a disposizione alla luce delle informazioni che si possiedono o perché acquisite nel passato o perché, in seguito alle osservazioni, si è deciso di fare altre misure.

In questi giorni sono in arrivo le lettere con le quali l'AMA, la municipalizzata che a Roma cura la raccolta rifiuti, comunica agli utenti l'importo della famigerata TARES. Non voglio qui discutere l'opportunità di questa tassa (e ce ne sarebbe motivo), ma la comunicazione. Il sito del Comune di Roma e quello dell'AMA (http://www.amaroma.it/media/news/2384-tares-in-arrivo-ultime-250mila-comunicazioni-pagamenti-senza-interessi-di-mora-fino-al-24-gennaio.html) spiegano che gli utenti riceveranno un bollettino MAV e un modulo F24 (e già ci sarebbe da ridire sull'opportunità di esigere due pagamenti invece di uno). Io non l'ho ancora riceviti. Sul sito dell'AMA si scopre che entrambi si possono scaricare cliccando sull'opportuna sezione dello stesso.

Facendo click sulla sezione indicata compare un elemento grafico simile a un "post-it" che reca la scritta "Pagamento bollettino Tares s F24". Cliccando sul post-it si spererebbe di arrivare direttamente alla pagina dalla quale scaricare i due famigerati documenti, ma neanche per sogno: si atterra su una pagina sulla quale compare un menu che non ha apparentemente nulla a che fare con tutto ciò. Armato di pazienza comincio a navigare tra le voci. Clicco su "gestisci il tuo contratto".

Benché estraneo alla materia clicco sul pulsante "Visualizzazione contratto" e osservo che in fondo si trova un pulsantino con scritto "Lista Bollette". Lo clicco e compare un elenco di documenti, d'importo non piccolo. Il documento più recente però vale solo 25 euro. Dev'essere quello.

Lo clicco e scarico un file PDF (due volte: la prima il file non si apre). In effetti è lui. Alla prima pagina è riportata la fattura con il dettaglio: 18 euro per una componente e 7 per l'altra. Alla pagina successiva c'è l'F24 da 18 euro. Non vedo il bollettino MAV da 7. Forse sono stato troppo veloce. Riguardo per bene il documento, ma proprio non riesco a trovarlo.

Comincio a cercare informazioni. Su tutti i siti (AMA, Comune di Roma, quotidiani, etc.) è scritto che i pagamenti dovuti sono due: un bollettino e un F24. Forse che sotto una certa soglia non si paga? Quest'informazione non è riportata da nessuno. Sto per arrendermi: sarò costretto a telefonare al Call Center dell'AMA per chiedere cosa devo fare (perdendo almeno un'ora del mio tempo).

Ma ecco che, cliccando a caso sui link prodotti da Google nella disperata ricerca delle informazioni (avendo ormai perso ogni speranza di trovare razionalmente un qualche tipo d'informazione), m'imbatto nella pagina all'indirizzo http://www.amaroma.it/public/files/nuova-tari/Leaflet_Tares_041213_web.pdf, che riporta il contenuto di un volantino informativo in distribuzione chissà dove.

All'ultima pagina, nella sezione "Come si paga", il volantino recita: "Servizi indivisibili tramite modulo F24 in allegato" e "Tassa rifiuti: bollettino MAV o RID". RID? Ma in nessun altro posto è scritto RID. Che significa RID? Significa che si può pagare attraverso la domiciliazione bancario. Io, in effetti, pago le fatture ordinarie dell'AMA attraverso questo canale. Ecco perché! Collego le informazioni in mio possesso: io pago la tassa sui rifiuti con la domiciliazione bancaria; l'AMA esige un ulteriore pagamento (di 7 euro, si badi bene); evidentemente, sapendo che io pago attraverso la domiciliazione bancaria non emette un bollettino MAV, come dice a tutti, ma si prende i 7 euro direttamente dalla mia banca, attraverso lo stesso meccanismo con il quale si prende i restanti 250 euro circa. Non è che pensa a dirmelo. Noooo. Sarebbe troppo. E non pensa che come me ci sono altre persone che magari non sono fisici e non riescono a fare quel che ho fatto io. E poi, scrivere chiaramente sul sito che chi ha la domiciliazione bancaria non deve aspettarsi il MAV costa troppo? Ammesso che qualcuno riesca a trovare il volantino in questione, quanti sapranno cosa vuol dire RID? Penso ai tanti miei vicini, spesso anziani.

E quelli che scrivono sui giornali? Possibile che nessuno tra costoro si sia trovato nella mia stessa condizione? Possibile che non venga in mente a nessuno di dire chiaramente e semplicemente questo? Sono certo che al Call Center dell'AMA siano arrivate decine, centinaia di telefonate di richiesta di chiarimento su questo punto. Possibile che nessuno l'abbia segnalato? Ma quale ripresa economica possiamo attenderci in queste condizioni?

Sempre più sconfortato...