Facciamo un po' di conti. Sempre secondo le dichiarazioni del Ministro, gli insegnanti in Italia sarebbero 760000. Ammettendo che 43 miliardi di euro siano la cifra complessiva, il 97% corrisponde a poco meno di 42 miliardi di euro. Dividendo questo numero per il numero degli insegnanti si ottiene lo stipendio medio annuale per insegnante: circa 55000 euro. Benché lordo, si tratta di uno stipendio piú che rispettabile! Sono certo che qualunque insegnante, con anzianità qualsivoglia, metterebbe subito la propria firma su un contratto del genere. In realtà gli stipendi degli insegnanti sono ben al di sotto di questa cifra. Sono circa la metà di questa.
Dunque o i dati sono falsi (ma non credo) oppure il Ministero spende il 97% del suo budget in stipendi, ma non certo per gli stipendi degli insegnanti!
Vale anche la pena considerare un altro aspetto. Il fatto che l'Italia spenda il 97% delle proprie risorse in stipendi, nel comparto dell'istruzione, non significa necessariamente che gli insegnanti (o comunque i dipendenti) siano troppi. Significa che le risorse profuse nel comparto sono poche. L'Italia spende il 4.6 % del PIL nel comparto complessivo dell'istruzione. La media europea è del 5.2% e tra gli Stati dell'Unione spicca la Danimarca che investe l'8.4 % del proprio PIL. Se L'Italia spendesse per l'istruzione in linea con l'Europa le cose starebbero diversamente.
Considerato infatti che il PIL italiano è di circa 1500 miliardi di euro, una spesa del 4.6 % corrisponde a circa 69 miliardi di euro. Siccome, secondo il Ministro, il budget per la Scuola è di 43 miliardi, questo vuol dire che l'Italia investe il 62.3 % del budget per l'istruzione nella Scuola.
Se l'Italia spendesse il 5.2 % del suo PIL nel comparto, per la Scuola disporrebbe di 48.5 miliardi (il 62.3 % del 5.2 % del PIL). La spesa per stipendi resta fissa (42 miliardi), dunque in percentuale, la spesa complessiva ammonterebbe all' 87.5 %. Ci sarebbero circa 5 miliardi da investire. Considerata una popolazione di studenti di circa 7 milioni e mezzo, si renderebbero disponibili circa 700 euro per studente (circa 25000 euro per classe!). L'investimento, oggi, è invece circa 5 volte piú basso. Se, per assurdo, arrivassimo alle vette della Danimarca, spenderemmo solo il 62 % in stipendi: il resto sarebbe tutto investimento (quasi 100000 euro per ogni classe).
Dunque di chi è la colpa? Degli insegnanti che assorbono troppo per gli stipendi o del Ministro dell'Economia che non spende abbastanza?