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giovedì 2 settembre 2010

La tariffa bioraria: ennesima fregatura per i consumatori

I fornitori di energia elettrica, in questi giorni, stanno inviando ai propri utenti una comunicazione nella quale si annuncia, pomposamente, l'avvio di una grande novità in bolletta: la tariffa bioraria! Il testo è evidentemente improntato all'ottimismo, cercando di far passare il messaggio per cui, per l'utente, si tratta di un grande vantaggio. Ci fanno questo favore, insomma. Se però si legge con attenzione si scopre che l'energia costerà, sí, meno nelle ore notturne e nei festivi, ma costerà di piú nelle ore diurne dei giorni feriali. Non è dato di sapere i nuovi costi dell'energia, quindi difficilmente un utente può calcolare l'eventuale risparmio. Tuttavia un indizio c'è: per risparmiare bisognerà consumare almeno il 66 % dell'energia nelle ore notturne. Questo significa, naturalmente, che consumando il 66 % dell'energia nelle ore notturne si pagherà piú o meno come prima, e solo consumando di piú si pagherà meno (ma non si può sapere quanto meno: 1 centesimo? 10 centesimi? 1 euro? 10 euro? Un'idea ce l'avrei :-).

Dubito che qualcuno si trovi anche solamente vicino a questa condizione.
Quindi, a meno di cambiare drasticamente le proprie abitudini, le bollette sono destinate ad aumentare. Gli stipendi no, ma non possiamo lamentarci. Mica ci aumentano le tasse!

Naturalmente possiamo sempre scegliere di utilizzare gli elettrodomestici piú avidi di energia nelle ore notturne: lavatrici e lavastoviglie, per esempio. Cosí la nuova idea dei gestori per farci risparmiare, ci costerà notti insonni e litigi con i vicini di casa per i rumori molesti prodotti da tali apparecchi. Riuscite a immaginare un condominio nel quale tutte le lavatrici funzionano nelle ore notturne? Un'idea geniale, davvero. Preparate i tappi per le orecchie.

Non è che a qualche giornalista viene in mente di chiedere in diretta TV ai promotori di questa grandiosa idea chi ci guadagnerà e perché? Sarei curioso di saperlo. Sono però certo che non sarò io quel qualcuno.

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