Cerca nel blog

venerdì 8 giugno 2012

Innovare per risparmiare e crescere

Secondo il nostro Governo la contrazione della spesa pubblica dovrebbe conciliarsi con una crescita del PIL del Paese. A me pare francamente molto difficile che questo avvenga, sopra tutto in tempi brevi, specialmente se si guarda all'obiettivo dichiarato: ridurre la spesa corrente. In realtà, se puntiamo al secondo obiettivo (la crescita), il primo potrebbe venire da sé. Disporre di un'Amministrazione efficiente non consente solo un risparmio in termini monetari, ma potrebbe portare con sé enormi vantaggi per la collettività, di varia natura.

Per spiegarlo mi avvarrò di un'esperienza del tutto personale. Ho chiesto e ottenuto (dopo 20 giorni) copia della mia cartella clinica all'Ospedale S. Camillo, sove sono stato ricoverato per un problema di salute. Nella cartella non ho trovato i dati relativi a un esame di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) cui ero stato sottoposto. Interpellato su tale mancanza, l'archivio clinico mi ha spiegato che avrei dovuto farne esplicita richiesta all'archivio radiologico. Se solo me l'avessero detto, naturalmente l'avrei fatto. A questo punto mi sono armato di pazienza e ho seguito le istruzioni.

Come funziona.
Riporto testualmente le istruzioni presenti sul sito dell'"Azienza" S. Camillo-Forlanini:

IL cittadino dovrà:
1. recarsi presso l'Archivio Radiologico [...], dove farà richiesta della documentazione; successivamente
2. recarsi all'Archivio Clinico Aziendale [...] con la modulistica compilata per il pagamento degli oneri dovuti.
Effettuato il pagamento l'Archivio Clinico Aziendale provvederà a trasmettere all'Archivio Radiologico, via fax o per posta ordinaria, le copie delle quietanze.
Il cittadino potrà ritirare la copia della propria documentazione dopo 5 giorni lavorativi presso l'Archivio Radiologico.

Ho omesso le porzioni irrilevanti (orari, etc.). Dunque mi prendo mezza giornata di lavoro e vado al S. Camillo a fare la mia richiesta. Un'impiegata consulta un computer dove evidentemente trova tutti i miei dati in una frazione di secondo. Invece di, non dico produrre immediatamente la documentazione, ma almeno stampare la richiesta precompilata, prende un modulo cartaceo che riempie a mano con i dati letti dallo schermo del computer. Poiché ha bisogno, evidentemente, di una copia, sotto il modulo ne piazza un altro frapponendo tra essi della carta copiativa (che pensavo non esistesse piú). Con il foglio cosí compilato dalla signora, mi reco all'Archivio Clinico, sito in un diverso ospedale: il Forlanini. Lí faccio la fila (breve, per fortuna) per fare la mia richiesta, ma quando vado allo sportello l'impiegato mi fa notare che devo fare la fila per "ritirare", non per "richiedere". Io naturalmente non devo ritirare niente, ma mi adeguo. Faccio un'altra fila (anch'essa breve, per fortuna) e vado a "ritirare", che consiste nel versare euro 9.50 all'impiegata per coprire il costo del CD con le immagini radiografiche che potrò ritirare tra 5 giorni presso l'Archivio Radiologico. A fronte del pagamento l'impiegata mi rilascia ricevuta (scritta a mano e spillata su una fotocopia, fatta al momento, del modulo di richiesta (ma non potevano farne tre copie, allora?). Quest'ufficio invierà la ricevuta (cito testualmente) "via fax o per posta ordinaria" al S. Camillo. Per fax o posta ordinaria? Per chi non lo sapesse il S. Camillo si trova sull'altro lato della strada sulla quale si trova il Forlanini. Tra cinque giorni prenderò un'altra mezza giornata per andare a ritirare il CD.

Credo che ogni ulteriore commento sia superfluo.

Come potrebbe funzionare.
Un esame RMN produce per costruzione immagini di natura elettronica, che sono automaticamente immagazzinate in un archivio informatico, senza alcun bisogno di stampa. Al momento della dimissione potrei ricevere un codice univoco usando il quale potrei fare richiesta della documentazione via web. Potrei pagare gli oneri dovuti con carta di credito, senza dover usare un mezzo per andare fisicamente in un posto (risparmio benzina, non contribuiscono al traffico e alle emissioni nocive), senza perdere mezza giornata di lavoro (evitando di ridurre il mio contributo al PIL nazionale e al mio conto personale), senza bisogno di un impiegato che mi riceva (evitando di pagare uno stipendio, o meglio facendo fare qualcosa di piú utile a quella persona) e senza far circolare denaro contante (riducendo gli oneri per la sua produzione e l'inquinamento conseguente). Una volta pagato potrei ricevere la documentazione in formato elettronico in una casella di posta elettronica o, se è cospicua, il link dal quale poterla scaricare nel formato piú idoneo (senza bisogno di tornare una seconda volta per ritirare il tutto, senza bisogno di stampare fisicamente un CD, che tra l'altro deve essere prodotto, trasportato presso il punto vendita, acquistato, con emissione di fatture, consegnato, con uso di carburante e personale, etc.,  senza usare fotocopiatrici). Potrei decidere di incidere il CD da me, a casa, oppure di scaricare il file sul mio tablet e recarmi dal mio medico per mostraglielo direttamente sullo schermo dello stesso. Oppure potrei girare il link al medico che potrebbe cosí accedere direttamente ai dati online.

Per realizzare tutto questo occorre un investimento iniziale che però, nel tempo, consente cospicui risparmi, come detto, non solo in termini monetari. Quanto PIL viene sottratto ogni giorno dalla necessità di recarsi presso un qualche ufficio pubblico? Quanta carta, inchiostro, tempo viene sprecato per le pratiche burocratiche? Quanti mezzi s'impiegano per movimentare questo materiale? Quanta burocrazia aggiuntiva si genera per fatturare, pagare, immagazzinare? Quante persone sono impiegate in mansioni inutili e poco gratificanti, quando ci sarebbe bisogno di piú personale per assistere il pubblico? Si noti che in molti casi il personale che riceve i pazienti al solo fine di espletare una pratica burocratica è personale infermieristico, quando non medico!

Perché tutto questo è fantascienza per i nostri amministratori (che ho scritto volutamente con la "a" minuscola), quando non lo è in molti altri casi? Perché, ad esempio, posso giocare al Bingo online, e non posso pagare le imposte allo stesso modo?

Forse, quando qualcuno saprà darci una risposta non ci sarà piú bisogno di fare la domanda.

Nessun commento:

Posta un commento