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giovedì 12 luglio 2012

Arrestato un imprenditore per truffa

Il 12 luglio 2012 Gian Mario Rossignolo, titolare della De Tomaso, è stato arrestato per truffa ai danni dello Stato. Secondo l'accusa avrebbe percepito 7 milioni e mezzo di euro per corsi di formazione mai erogati. A questi si aggiungerebbero altri 7 milioni di euro erogati dalle Regioni. Ai corsi avrebbero dovuto partecipare circa 1000 dipendenti per tre anni.

Dunque pare che il Sig. Rossignolo sia stato il destinatario di un finanziamento di ben 13.5 milioni di euro per corsi da erogare a 1000 persone in tre anni. Vale a dire che il piano di formazione è stato valutato costare circa 4500 euro/dipendente/anno.

Vale la pena ricordare che il budget del Ministero dell'Istruzione è di poco più di 40 miliardi di euro, per un formare grosso modo 7 milioni di studenti che frequentano le scuole statali. Uno studente, dunque, costa allo Stato meno di 6000 euro l'anno. In questa cifra sono comprese tutte le spese: personale (educatori, professori, personale ATA, etc.), funzionamento (elettricità, riscaldamento, materiale di consumo, etc.) e edilizia (anche se in misura quasi trascurabile).

Da un rapido confronto si vede che ciascun dipendente del Sig. Rossignolo sarebbe costato allo Stato una cifra molto simile a quella che spende per uno studente. Peccato che uno studente è tale a tempo pieno, mentre dubito che i dipendenti di una fabbrica come la De Tomaso possano sedere tra i banchi per più di poche ore in un anno.

Se ne conclude che ogni dipendente della De Tomaso, se i corsi fossero stati erogati, sarebbe costato alle nostre tasche ben più di quanto ci costa istruire i nostri figli. Credo che un fattore 10 di differenza possa essere considerato ottimistico.

Chi è responsabile di tutto questo? Rossignolo? No, naturalmente. Lui è responsabile, semmai, di non aver usato il denaro ricevuto per lo scopo dichiarato! Sono i politici che emanano leggi che consentono agli imprenditori di usare così i nostri soldi, a esserne responsabili.

Il nostro Governo dice che sta predisponendo i tagli anti-sprechi, conseguenti alla così detta "spending review". In realtà sta facendo un'operazione molto semplice: sottrae dal budget dei Ministeri la spesa incomprimibile (gli stipendi) e taglia il resto! Non sta assolutamente affrontando il nodo dello spreco. Come vogliamo chiamarlo questo? Non è uno spreco vergognoso quello che consiste nell'erogare 13 (fossero anche solo 7) milioni di euro per corsi di formazione per i 1000 dipendenti di una fabbrica? E che dobbiamo formare? Astronauti?

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